Ammainare la bandiera


Triste sì, perchè stavolta la primavera non ce la godremo nel cortile, come da anni a questa parte.

Il circolo Molo di Lilith chiude.


Dopo quasi dieci anni dal concepimento e nove dall’inaugurazione.
Con sofferenza, ma anche con la consapevolezza che non possiamo fare altro.
Scende dal pennone la bandiera nera dei pirati, per issare quella bianca della resa.

Gli ultimi tre anni sono stati pesanti e taglienti.
L’altalena di chiusure e aperture, gli scarsi aiuti istituzionali, la difficoltà a preventivare e programmare, gli aumenti di materie prime e utenze, tutto ci ha affaticato e ferito.
Abbiamo fatto il possibile per reggere, lavorando come volontari, affrontando multe ingiuste, ispezioni e minacce di sanzioni, particolarmente indigeste perché assurde e terroristiche rispetto ai principi associativi, dell’associazionismo in generale.

 

Oggi sappiamo che esiste un accanimento sistematico verso realtà come il Molo.
Più che i governi, conta il renzismo, il montismo, il draghismo, il melonismo, che gonfiano le spalle a controlli pronti a scattare per schiacciare i piccoli, i non-allineati. Mai i potenti o i disonesti.

Pandemia, guerre, caro bollette ed eventi successivi, hanno peggiorato questa condizione antecedente.

Il nostro "non è un paese per circoli”.

Non è un paese amico della cultura, dell’arte indipendente, della musica libera, del teatro civile come piace a noi.
Non è un paese per chi non fa profitto, non arricchisce il sistema e non segue i dettami delle mode.

In un contesto del genere, su di noi lo sconforto prende il sopravvento, e ancor più il senso di solitudine.
La pandemia e le altre "sciagure" seguenti hanno modificato e incasinato la vita di tutti. Molti soci del Molo sono scomparsi da anni, o per anni. L'affluenza non è più tornata ai livelli pre-pandemia. Ed anche questo ha pesato non poco.


Così, la chiusura del circolo è la scelta quasi obbligata che ci è rimasta.

Futuro a breve

Se tutto va secondo i piani, nel circolo, alle streghe e ai pirati subentreranno altri, simili, più propositivi. In un passaggio di consegne che vuole quantomeno evitare che via Cigliano diventi l’ennesimo oll-iu-chen-it finto giapponese, un supermercato “glocal”, o qualcosa di troppo diverso dall’impeto che, dieci anni fa, ha dato il via all’avventura.


Se riusciamo, ci sarà magari qualche speciale serata sporadica, in collaborazione con i nuovi tenutari.

Per salutarci, per prendervi un abbraccio, per spettinarci.

 

Rinascere

L'associazione Molo di Lilith non finisce, ma dobbiamo risollevarci da questo abbordaggio, dopo anni di investimenti e fatiche, per poter decidere serenamente in quali forme proseguire.

Se volete potete sostenerci in questa rinascita, perché chiudiamo con un bel gruzzolo, ma di debiti. Di cui una fastidiosissima parte è costituita dalle punizioni sopracitate.

Ci auguriamo che il vento continui, sotto altre forme, a spingere le nostre vele in direzioni ostinate e contrarie.
L’unico modo che conosciamo non per resistere, ma per esistere.

 

un abbraccio spettinato molto affaticato
le Streghe del Molo

 

iban:
IT 24 S 08833 01003 000200 112062


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9 anni
2.800 eventi

1.010 serate teatrali, musicali e culturali
590 ospiti teatrali, musicali e culturali

10.000 soci totali
500 soci affezionati per anni

 

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