Lilith

L'abbiamo incontrata anni fa, e da allora non l'abbiamo più lasciata. Lilith, la prima moglie di Adamo, ripudiata perchè ribelle e indipendente.

Lilith la madre dei Demoni, bellissima di carne e di luce, Lilith la strega la dignità l'amante la luna nera.

Il Molo è il suo posto, non la sua prigione: Lilith viene e va come le pare, ma sta alla base di tante nostre scelte.

Nella sua concezione originaria, l’immagine di Lilith rappresenta un aspetto della Grande Dea. Protettrice delle partorienti e dei neonati, incarnava l’essenza divina della vita e dell’inizio di ogni vita.
Spodestata dalle divinità patriarcali, dai potenti archetipi delle religioni monoteistiche, Lilith trasloca altrove.
Va ad abitare con i demoni, i vampiri, gli spiriti della notte.

Il suo nome rimanda alla radice ebraica del termine Lil, che significa oscurità, penombra o, secondo altre teorie, alla parola assiro-babilonese Lilitu, divinità mesopotamica associata all’Aria e alle tempeste.
Lil-itu, spirito del vento, demone della tempesta...

Lilith è scacciata dal paradiso terrestre perchè si ribella al volere divino, alla condizione di donna a servizio dell'uomo: sceglie l'indipendenza anche a costo di un dolore enorme e preferisce la compagnia dei demoni da donna libera, piuttosto che l'idillio del paradiso da donna schiava.
Da qui a divenire una strega, l'incarnazione delle colpe femminili da bruciare sul rogo, il passo è breve...perchè chi si ribella, nelle storie che piacciono ai potenti, diventa sempre cattivo.

Archetipo del femminile oscuro, Lilith è nell'astrologia moderna il nome dato alla Luna Nera, che rappresenta la parte rimossa (e quindi buia e nascosta) di ogni donna: quella parte intuitiva, seducente e selvaggia, colma di energia, imprevedibile e ingovernabile dall’uomo.



Io sono la prima e l'ultima.
Sono l'onorata e l'odiata.
Sono la puttana e la santa.
Sono conoscenza e ignoranza.
Sono forza, e sono paura...
Sono il silenzio che incomprensibile

(codici di Nag Hammabi, VI.2)



E' la Dea dei contrasti, la madre-amante e la donna-uomo. E' la notte perchè è il giorno, il lato destro perchè è il sinistro, il Sud perchè è il Nord.

E' lo spirito del vento, la bellezza e la follia.
La forza femminile della profondità, il piede forte sulla terra e il passo fermo, la rabbia e la leggerezza che fanno star bene.
L'angelo della caduta e la coscienza del sonno leggero.

E' l'energia che ci mettiamo, perchè luoghi e progetti possano vivere di questa magia.

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