Scirocco 19/05/20 - Dpcm

Anticipazioni del prossimo DPCM.
Che come di consueto sarà trasmesso in streaming sui social e poi forse sulle reti RAI alle 23.58 di una domenica sera, per entrare in vigore alle 6.05 del lunedì mattina successivo, giusto il tempo di adeguarsi.

Sentito il parere dell'Accademia della Crusca, di esperti filologi, del vaticano, della CIA e di Burioni, la Presidenza del Consiglio decreta che la lingua italiana si adegui ai criteri dettati dall'emergenza, anche per essere pronti ad accogliere le pandemie a venire.


1) la parola "mano" sarà sostituita con "gomito", termine meno contaminato salvo che uno c'abbia appena starnutito dentro.
- dichiarazioni di matrimonio: anzichè "chiedere la mano", se ne chiederà il gomito
- giudizi sui comportamenti: è un menefreghista "se ne lava i gomiti", è una spendacciona "ha i gomiti bucati", è un rissoso “mette volentieri i gomiti addosso"

2) detta sostituzione è obbligatoria anche nei testi delle canzoni, specie laddove riferita ad atti di autoerotismo.
Questo a scopo educativo, poichè trattasi di ambito non sufficientemente trattato dai virologi.
Ad oggi sappiamo che non ci si deve toccare naso, bocca, occhi, mucose, ma il resto è mistero.

- Disperato erotico stomp, Lucio Dalla: "ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza è partito il mio gomito"
- Gloria, Umberto Tozzi: "Gloria, manchi tu nell'aria, manchi ad un gomito che lavora piano"
- Le mie mani, Nek: abolito di sana pianta, troppo complesso da modificare. D'altronde qualunque decreto contiene qualcosa di utile.

3) Alcuni inglesismi di comune utilizzo, sostituiscono definitivamente espressioni italiane obsolete.
- genitori: "ti metto in punizione", molto più smart "ti metto in lockdown"
- amici; "hai la faccia come il culo", molto più universale "hai la faccia come il covid"
- sport popolari: "farsi i cazzi degli altri", molto più discreto "contact tracing"


Si prega la cittadinanza ad attenersi alle nuove regole linguistiche.
Ricordando al contempo che i tutori dell'ordine non si concentreranno più sui falsi congiunti, quanto sui reali e rari congiuntivi.

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