rassegna "Non sarà una mimosa"

Il femminile è un tema che ci interessa da sempre, e al Molo ha trovato casa a partire dal nome e dalla donna-strega che lo ha ispirato.
Lo celebriamo negli spettacoli, nelle canzoni, nelle ricette, nelle relazioni, nelle modalità con le quali promuoviamo cultura e convivialità.

L'8 marzo si avvicina, sarà inevitabile sentir blaterare di femminile. Come ogni anno, “in quei giorni” politici opinionisti commentatori presentatori giornalisti ancormen e altri ancora si riempiranno la bocca di statistiche e previsioni, analisi e moniti, promesse e dichiarazioni.

Ma la cultura patriarcale, nei suoi aspetti quotidiani più ancora che in quelli mediatici, non si scardina con i proclami, men che meno con una mimosa.
Occorre ampliare i punti di vista, confrontarsi, includere, lavorare di critica e autocritica, mettere insieme pezzi per comporre visuali meno parziali e più complesse, sostanziali, piene.
Ri-educarsi a ridere e a riflettere; provare a farlo insieme.


(rassegna 2016)

 

Domenica 28 febbraio Piero Spina e les Spinettes portano in scena il loro spettacolo canoro, tagliente, ironico, divertentissimo. E parlano di Cammino dei Diritti, di family day e di unioni civili.

Martedì 1 marzo un'intervista infingarda a Elena e Dana, coordinatrici del gruppo “Viaggio da sola perchè”, dedicato ai viaggi in solitaria al femminile.

Mercoledì 2 marzo, fuori cartellone, "Come ti cucino l'amore", due attrici e una musicista all'opera tra divagazioni sull'amore e sull'arte culinaria.

Venerdì 4 marzo, la nostra passione Oscar Agostoni torna al Molo con i suoi “Frammenti”, ritratti satirici al maschile di uomini reali o immaginari, sempre inadatti.

Domenica 6 marzo “Volevo essere Uma Thurman”, una co-produzione L'Interezza non è il mio forte - Filippo Sottile - Oscar Agostoni, per raccontare con graffiante consapevolezza i 50 anni di una donna quasi qualsiasi.

Martedì 8 marzo ancora Interezza con un remeik ironico e intenso di Lisitrata, primo esempio nella storia di sciopero al femminile, in tempi insospettabili e liberi da ogni Camusso.

 

Dopo di allora, quel che verrà: il femminile non è una ricorrenza.
È un viaggio tortuoso e allegro tra le onde imprevedibili dell'oceano, a bordo di una nave pirata.

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