Ciao Paolo

Premessa
Non siamo granchè portati per i necrologi. Quando le persone se ne vanno, da bravi pirati preferiamo celebrare con un brindisi, magari anche una torta, una canzone o una rima.

Stavolta però sotto quel treno ci siamo schiantati un po' anche noi.

Complicato spiegare chi è stato Paolo Finzi per il Molo di Lilith.
Ospite di molte interviste - dai Rom al referendum per la Costituzione - e presentazioni di libri da lui curati - da De Andrè ad Anarchik; Diretur di A-Rivista della quale il Molo è stato sin dall'inizio punto di distribuzione; sostenitore del progetto anche economicamente; ma soprattutto confidente, amico, mentore.

Con lui ci siamo confrontati su molti temi, colpiti dalla sua straordinaria capacità di guardarsi dentro prima di giudicare fuori, dall'inesauribile vena ironica, dall'intelligenza acuta e intrisa di empatia e umanità.

Ogni persona è unica (vien da aggiungere "per fortuna", nella gran parte dei casi).
Paolo però è stato irrimediabilmente unico. Che è una cosa molto diversa.
Il Molo è zeppo di tracce sue, riviste, libri, i motti di "A", l'eco delle sue riflessioni che resterà tra queste mura a tenerci compagnia.

Nient'altro da aggiungere, hanno già scritto in molti di lui, e per forza, data la levatura del personaggio.
Ti vogliamo bene, Paolo, anima bella dell'Anarchia.
E per conservare vivo il tuo ricordo, continueremo a fare del nostro peggio, sempre.

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