Ci son Pirati e Pirati

Pirateria è un termine generico per indicare quei marinai che, volontariamente o per costrizione, decidevano di abbandonare le navi mercantili.

Si davano poi all'arrembaggio delle altre navi in alto mare, nei porti, sui fiumi e nelle insenature.

Esistono diverse "categorie" di pirati, che a volte, nel corso del tempo, si mischiano e si fondono.

  • Bucanieri: dal francese "Boucanier", indicava cacciatori di frodo che affumicavano la carne su una graticola di legno, il "Boucan" appunto. Questo metodo, chiamato barbicoa e dal quale deriva il barbecue, sarebbe stato insegnato loro dagli Arawak, tribù di Santo Domingo.

  • Filibustieri: dal francese Filibustirs, in inglese Freebooter, in olandese vrijbuiter, composto a sua volta da "free" cioè libero e "booty" che significa "bottino" cioè «colui che fa liberamente bottino», ovvero il "saccheggiatore".

  • Corsari: pirati pagati per catturare navi di nazioni ostili, i corsari erano comandanti di un vascello armato e autorizzato dal governo. In cambio di questa autorizzazione a rapinare navi mercantili nemiche (lettera di corsa, da qui corsari), incameravano parte del bottino.

  • Pirati: coloro che saccheggiano e rubano in mare, dei fuorilegge.


La differenza più evidente fra pirati e corsari era che questi ultimi, se catturati, soggiacevano alle norme previste dal diritto bellico marittimo, venendo imprigionati al pari di un qualsiasi prigioniero di guerra, mentre i pirati catturati erano sommariamente giustiziati, in genere per impiccagione alla varea (estremità, parte terminale) del pennone di un fuso maggiore, al fine di fornire una prova visibile della potenza della giustizia umana e fungere quindi da salutare ammonimento per chi fosse tentato d'intraprendere una simile attività.

In alcuni casi il corsaro, terminato il suo "contratto" col governo, proseguiva la propria azione sui mari senza più l'appoggio istituzionale, divenendo a tutti gli effetti un Pirata.

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