Astri, mani, tarocchi e sogni

Anche se psicoprodigi e diavolerie da noi sono di casa, non siamo né niù age né creduloni.
Non giriamo con amuleti nei calzini.
Non ci fanno paura i gatti neri e abbiamo smesso da tempo di credere ai politici.

“Credi all’energia invisibile che muove le cose”, diceva la bruja al quartiermastro sulla nave dei pirati.

In quell’energia noi crediamo al di là di luoghi comuni e superstizioni: nelle lune dei vignaioli e nelle maree dei naviganti, nelle erbe che curano e nelle volontà che determinano; nelle maieute, le vecchie balie del villaggio, le erboriste e le curandere; nei profumi delle spezie e nel potere del buonumore.

E crediamo anche che si possa modificare, migliorandolo, il senso della nostra vita; che sia possibile cambiare rotta, scegliere direzioni e approdi nuovi, agire e muoverci seguendo le parti più profonde e recondite del nostro animo.

Per innumerevoli millenni gli esseri umani hanno cercato risposte a problemi pratici e a domande esistenziali negli astri, nelle carte, nei fondi di caffè e nelle mani.
Arti antiche e complesse, condannate dalla chiesa e derise dal raziocinio, dimenticate dal modernismo o mercificate e sfruttate con conseguenze anche tragiche.

Con le serate dedicate a queste discipline, che uniscono la sensibilità di chi legge, spiega e osserva allo spirito di ricerca di chi domanda, proviamo a riportare la magia ad una dimensione più vicina e naturale.

Niente ciarlatani nè finte fattucchiere, bensì psicoesperte e stregoni veri che mettono a nostra disposizione studio sensibilità ed esperienza, insegnandoci a vedere i segni e a scoprire i sogni.

“Posto che sogniamo la nostra vita, dobbiamo interpretarla e scoprire ciò che sta tentando di dirci”, diceva Jodorowsky.
Nel firmamento o nel palmo di una mano, questa è la nostra intenzione.

 

 

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